FICO (wu hua guo)

UN PO’ DI STORIA

Il fico è una pianta originaria del Medio Oriente. Il suo nome scientifico è Ficus carica, nome che fa infatti riferimento alla Caria, una regione dell’Asia Minore. Si presume che il fico sia stata la prima pianta coltivata dall’uomo, attorno al 9.000 a.C.

In antichità l’uomo pensava che il frutto, non avendo semi, non potesse generare nuove piante. Presto però si rese conto che poteva riprodurla piantando un ramo di fico nel terreno e attendendo che sviluppasse radici, crescesse e generasse una nuova pianta.

Dall’Asia Minore si diffuse presso fenici, ebrei e greci.

 

Nell’Antica Grecia la pianta del fico era consacrata al dio Dionisio divenendo protagonista di molti miti, spesso a carattere erotico. Ai tempi, i greci utilizzavano il lattice prodotto dal fico per far cagliare il formaggio. Platone era soprannominato «mangiatore di fichi», ne era ghiotto e li consigliava ad amici e studenti per rinvigorire l’intelletto.

 

Anche nell’Antica Roma ci furono grandi estimatori del fico. Plinio il Vecchio diceva che “Aumenta la forza nei giovani, migliora la salute nei vecchi e riduce le rughe”.

ASPETTI ENERGETICI SECONDO LA MEDICINA CINESE

Il fico ha una natura neutra, tendente al tiepido, un sapore dolce e un tropismo verso Milza-Pancreas (tonificandola), Stomaco (nutrendolo), Polmone e Intestino Crasso (umidificandoli).

La sua azione sullo yīn dello Stomaco lo rende un alimento dal buon effetto galattogogo, ovvero promuove e aumenta la produzione di latte in casi di ipogalattia.

 

È indicato principalmente per:

  • inappetenza, dispepsia, distensione addominale, disturbi digestivi;
  • malattie croniche con consunzione dello yīn;
  • ipoglattia (come già accennato);
  • emorroidi, sanguinamento emorroidario, ragadi anali, fistole anali;
  • tosse secca, disfonia, raucedine, faringodinia;
  • stipsi da secchezza intestinale;
  • dermatiti correlate a secchezza;
  • apertensione.

In cinese il fico si chiama wu hua guo che, tradotto letteralmente, significa «frutto senza fiore», infatti l’albero produce frutti non preceduti da fioritura. In Cina, studi effettuati sul latte estratto dai fichi acerbi, hanno rilevato un suo potere inibente su varie tipologie di tumori come linfosarcoma, mieloma, adenocarcinoma mammario.

ASPETTI BIOMEDICI SECONDO LA TRADIZIONE OCCIDENTALE

Il fico ha proprietà lassative e rimineralizzanti per via del suo buon contenuto di potassio, ferro, magnesio e calcio.

I fichi hanno un apporto energetico di 74 (250 se secchi) cal. ogni 100 g. e contengono il 19% (64% se secchi) di carboidrati e il 79% d’acqua.

I fichi secchi sono tonici ed espettoranti, quindi un ottimo alimento invernale.

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