riflessologia

La riflessologia è una pratica antichissima, utilizzata dall’uomo da circa 5000 anni. È in grado di trasmettere a tutta la persona uno stato di profondo benessere e di pace spirituale.

Con il termine riflessologia si fa riferimento sia alla riflessologia del piede, che a quella di qualsiasi punto del corpo. Esistono punti riflessi sul viso, sulla testa, sull’orecchio, sulla schiena, sull’addome, ed è affascinante vedere come il corpo riprenda equilibrio durante la stimolazione. È come accordare una chitarra che non suona bene e che, pian piano, con tempo, pazienza, dedizione, amore, inizia a tirar fuori il suo vero suono, la sua giusta frequenza.

Nello specifico, il piede, è una struttura anatomicamente meravigliosa. 26 ossa, 33 articolazioni e un centinaio tra muscoli, tendini e legamenti. Le terminazioni nervose che arrivano e partono dal piede sono tantissime e creano miliardi di sinapsi ad ogni tocco, pressione, percezione di calore, umidità, ecc.

La riflessologia secondo Fitzgerald lavora sulla connessione di uno specifico punto (o zona) del piede ad un organo o struttura del corpo grazie all’arco riflesso, unità funzionale del nostro Sistema Nervoso. Il recettore sensitivo stimolato dalla pressione delle dita dell’operatore trasmette informazioni, al Sistema Nervoso Centrale (SNC) attraverso il neurone sensitivo (o afferente). Infine, il SNC trasmette uno o più impulsi nervosi all’organo effettore tramite l’assone del neurone motorio (o efferente).

La riflessologia secondo la Medicina Cinese invece prevede il trattamento degli stessi punti utilizzati dall’agopuntura. Questo metodo di pressione terapeutica era già noto 5000 anni fa in Cina. Simili metodi erano utilizzati, nella stessa epoca, anche in India e nell’Antico Egitto. La riflessologia secondo la MTClavora sulla funzione energetica dell’organo e su tutti i suoi psichismi. È un lavoro più complesso, ricco di sfumature e molto molto affascinante e terapeutico.

Nel mio lavoro, il trattamento di riflessologia è sempre preceduto:

– da un colloquio (più lungo al primo incontro e di veloce aggiornamento ai successivi)

– dall’ascolto dei polsi;

– dall’osservazione della lingua;

in modo da poter avere, della persona ricevente, un quadro energetico chiaro e ben preciso su cui lavorare.

 

Il trattamento di riflessologia da me eseguito è quasi sempre integrato da tecniche di shiatsu e da ulteriori pratiche complementari, quali la moxa, la coppettazione.